Biografia

PRESENTAZIONE MINIMALE (PER CHI HA POCO TEMPO)

Silvia Arosio, giornalista pubblicista, laurea in Lettere Moderne alla Cattolica di Milano, è fondatrice del portale di spettacolo e teatro più letto e seguito in Italia.

Un passato di giornalismo radiofonico e di carta stampata alle spalle l’hanno convinta ad intraprendere anche l’avventura web.

Nel 2006 ha creato il Blog professionale di Teatro “Dietro le Quinte” del network Blogosfere, a cui ha fatto seguito, dall’inizio del 2013, il portale di Teatro e spettacolo, Riflettori su (www.silviaarosio.com) che, in breve tempo, è diventato il punto di riferimento del settore, con una media di 2.000 visitatori unici al giorno.

In questo spazio, propone presentazioni, recensioni, anteprime assolute ed interviste a performer, registi, autori e produttori.

Da quattro anni inoltre conduce un programma intitolato “Riflettori su”, in onda in prima serata su canali nazionali e sulla piattaforma Sky.

Con alcuni colleghi specialisti di stampa del settore, ha dato vita ad un nuovo progetto di comunicazione, BIS – Buio in Sala, che vedrà una costola radiofonica con Press Radio ed un Giornale Radio tutto dedicato al Teatro.

Quest’anno, sarà nella giuria di PrIMO 2016 – PREMIO ITALIANO DEL MUSICAL ORIGINALE e in quella degli OSCAR ITALIANI DEL MUSICAL (Presidente Christian De Sica).

Al lavoro di puro giornalismo, affianca quello di comunicazione: ufficio stampa di diverse realtà teatrali (Georgie il Musical, America, Ultima Strega, Sold Out), ora, segue anche la comunicazione di Siddhartha il musical a Parigi, Freddie is Back con Matteo Setti e Magnitudo.

A fine marzo 2016, è stata insignita del Premio Internazionale “Donne che ce l’hanno fatta”, per la sua carriera nella comunicazione, durante il Congresso Mondiale delle Donne Latino Americane, al Pirellone di Milano, in cui è stata anche relatrice.

PRESENTAZIONE (ABBASTANZA) TEATRALE

Ok, rendiamo questo Blog un palcoscenico virtuale e presentiamoci…trattandosi di teatro si può fare.
Silvia Arosio…Blogger sì, ma anche giornalista pubblicista, dedita al Blog, perchè ritengo che sia un ottimo modo di dialogare con il pubblico e stimolare la critica e lo scambio di riflessioni.

Il ruolo che recito nella vita è in realtà quello che sono. Grazie al Teatro, ho potuto abbandonare gran parte delle maschere che portavo e quello che vedete, è la vera Silvia. Non solo resto in platea, ma spesso salgo sul palco, visto che, dopo vari laboratori teatrali, ormai da 10 anni faccio parte di una compagnia amatoriale. La laurea del 1998 in Lettere Moderne (Sezione Arti e Spettacolo, alla Cattolica di Milano, con un bel 110) è ormai un ricordo. Da lì, arrivare a trattare di teatro è stato uno di quei casi di serendipità, che hanno dato un senso al mio post laurea. Nel 1999, iniziai a calcare le tavole del mondo del lavoro creando, con un socio, un mensile di approfondimento e cultura, Il Punto di Cernusco s/n. Peccato che ora il mio nome non sia più tra i fondatori, ma la gratitudine non è di questo mondo. 

Lavorai anche per altre testate locali e da anni, a Radio Cernusco Stereo, curo e conduco una trasmissione a carattere giornalistico, dal titolo “Tutti insieme appassionatamente”, dove si parla di teatro e di cosa fare durante il week end. Ho collaborato con diverse realtà teatrali, e sono stata ufficio stampa, occupandomi del Teatro Diners della Luna di Assago, seguendo in particolare la promozione del musical “Sette Spose per Sette Fratelli” della Compagnia della Rancia, e del Teatro Derby di Milano. Teatro Derby e Teatro delle Erbe Produzioni, per cui ho collaborato alla stesura di diversi copioni, come Heidi il Musical ed I Gormiti. Non solo. Seguii anche l’ufficio stampa della sezione Avis di Cernusco sul Naviglio e di Milano. Il patentino da giornalista arrivò nel 2001, dopo fiumi di parole scritte e tanti sacrifici.

Vi dicevo che si è trattato di una caso di serendipità, se ho fatto la giornalista di teatro? Forse più di un caso, anche due o tre… Uno è l’aver visto Cantando sotto la pioggia, con Raffaele Paganini e Manuel Frattini, nel 1997 (lo dico sempre a Manuel che è “colpa sua” se faccio questo mestiere): da lì decisi che volevo in qualche modo entrare in questo mondo. E avendo appeso al chiodo le scarpette di danza classica dopo 8 anni e avendo relegato la mia recitazione a livello amatoriale, decisi che dovevo e potevo scrivere.
Così, eccomi qui, dal 1999 ad oggi, a fare la giornalista teatrale. Quale è il mio metodo di lavoro? Quale modus operandi utilizzo? Bè. Ci sono due modi. A volte, le idee mi vengono di notte. Mi ricordo all’università, quando già componevo nel letto…una volta mi dovetti alzare per scrivere un endecasillabo giambico (“Vires deficiunt et cor in pectore saltat”, “Le forze vengono meno e il cuore sobbalza nel petto, per descrivere un colpo di fulmine…o forse era una crisi di panico?), perchè tanto sapevo che non mi sarei riaddormentata, per non dimenticarlo. Oggi, ho fatto progressi: quello che scrivo nella mia mente di notte, nell’hard disk del mio cervello, mi rimane anche se mi resetto in fase rem.

 Certo, sarebbe comodo avere una chiavetta USB da collegare all’orecchio per poi salvare tutto sul pc la mattina dopo, ma ancora non esiste. Ci arriveranno. Temo! Oppure, potrei alzarmi e dettare tutto in uno di quei software che poi traducono la voce in file. Ci provai una volta, ma quello che ottenni, forse non ero capace di usarlo, fu un eiufubhwfvyuwqegvyt23rfqiuewgph2874g\yurg6t7257….o forse mi ero addormentata con la testa sulla tastiera, non ricordo. L’altro mio modo di scrivere, è semplicemente scrivere. Ho avuto sempre molta facilità in questo. Le parole mi escono da sole, senza bisogno di grandi revisioni, o di andare a lavare i panni in Arno. E non ho mai sofferto di “sindrome del foglio bianco”….e, nella rare volte che mi capita, ho un trucco: scrivo semplicemente il nome dello spettacolo e il teatro dove si svolge. E, voilà, il foglio non è più bianco.

Ogni tanto, però, capita anche a me di fare un copia incolla da un comunicato stampa, ma, credetemi, ci metto sempre qualcosa di mio. Ma per la maggior parte delle volte, io alzo il sedere dalla sedia e vado personalmente a fare interviste, vedere spettacoli, o partecipare alle presentazioni….ohhhhh di meraviglia.

Non come un famoso critico che, anni fa, fece una splendida recensione: “Ha debuttato ieri sera con grande successo….” …peccato che lo spettacolo in questione, per motivi tecnici o di sciopero, non fosse andato in scena!

Silvia Arosio sul web

Una risposta a Biografia

  1. Bel taglio ha il tuo giornale, molto personale e questo è il futuro del giornalismo secondo me, perché ormai l'ostentata serietà e l'ostentata oggettività hanno fatto un salto nel buio…

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